normandia: arrivati!


Day 2: partiti da Avallon di buona mattina ci involiamo verso le poche centinaia di chilometri rimasti. Tutto liscio e scorrevole ma visto che il letto dell’Ibis era duro come marmo ho dormito malissimo e la Cuddy mi ha sostituito alla guida da Parigi in poi. In effetti ecco uno scorcio della capitale francese


e di quello che è la Torre. Sì non si vede un cazzo ma quello spunto è il loro monumento per antonomasia. Purtroppo ci passiamo di striscio e non evitiamo nemmeno il traffico. Il navigatore del Ragnarok (calorosamente chiamata Saffo per la voce da lesbica) ci porta fuori il centro dopo una errata uscita in galleria, dove di solito il gps non prende.


Intanto preparo la lista della spesa con tocco di dialetto reggiano e francesismi.


Siamo a Le Heron, in pratica ci siamo. Fermati per fare spesa in attesa dell’appuntamento con i proprietari della casa affittata… In cassa mi faccio riconoscere esclamando un vous etes foutu, tanto per calibrare il mio francese scolastico. Lasciando perdere il merci beaucoup, che opportunamente pronunciato invece di grazie tante, significa grazie bel culo. In pratica imbarazzo in mezzo ipermercato.


La tragedia incombe. Il Ragnarok si perde nel baule oppure abbiamo fatto la prima vittima casuale e ci portiamo un morto con noi? Mistero…


Gli sforzi e i soldi sono stati ripagati. Ecco la casetta!!!

Beh una bella favola, non c’è che dire. Il sidro offerto però non è stato un granchè, perlomeno quello che si è salvato dopo lo stappaggio di Wilson… Ma che dire, chi se ne frega, brindiamo e siamo ufficialmente in ferie!!!

Puntate precedenti:
Partenza.
In viaggio.

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