normandia: pausa cazzeggio.

In effetti siamo in vacanza per diamine.
Quindi è bene rallentare i ritmi nonostante Wilson scalpita dalla voglia di muoversi. Orari dilatatissimi, spesa di baguette e altro appena in tempo, colazione all’una. I croissant sono rigorosamente senza niente dentro ma quelli che troviamo ripieni di cioccolato o frutta sono da vera e propria sega.


Pause riflessive scacchistiche. Strani stì francesi, lasciano la spazzatura ai bordi della strada. Non capiremo mai nè il giorno nè a che ritmo vengano raccolti. Bah…

Ed ecco il nostro 5 inquilino, il gattino dei vicini! Non siamo riusciti a capirlo come cavolo si chiamasse, forse Mou Mou, ma noi abbiamo trovato un grande nome che ben si adatta a questo guerriero, Erik le Rouge, in onore del leggendario vichingo. Da appunto quasi a rimarcare che qui si prende tutto con calma (noi italiani siamo schizofrenici esasperati) questo micio passava il 134% del suo tempo a dormire…



Girato un pò per la zona ma senza esagerare, ci siamo accorti quanto pesi la mancanza di un sussudio statale per i musei e in particolare le tante abbazie sparse per la zona, ognuna costava mediamente 7/8 euro a crapa per esser visitata. Quindi ci siamo limitati a questa (Notre Dame de Fontaine Guèrard), almeno visibile a distanza accettabile e una chiesa

Puntate precedenti:
Partenza.
In viaggio.
Arrivati!
Operation Overlord.

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