Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, e l’esito referendario è una fonte del diritto primaria che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo.
A me sinceramente non interessa cosa votiate, se SI’, se NO. L’importante è andare a votare per puro senso civico. Così come è importante sentire TUTTE e due le campane soprattutto per l’acqua pubblica, in modo da decidere CON la propria testa. Se sul Nucleare e spernacchiare l’ennesima paraculata di Silvio personalmente non ci sono dubbi, sull’acqua occorre fermarsi due minuti e dare uno sguardo a cosa succede, meglio cosa dovrebbe succedere. Benchè sia chiaro, lasciare l’acqua pubblica in mano a certa gente, non sarà certo meglio che darla in mano a dei privati, qui in Italia. Senza contare la necessità di investimenti necessari per rimettere in piedi il sistema idrico. Ma siamo in Italia e privati sono i vari Confindustria e poteri esteri forti (USA, Cina, Russia). Insomma i miei unici dubbi (molto risicati ad esser onesti) sono proprio qui, si sceglierà il meno peggio. Vi voglio segnalare un sito abbastanza (d’obbligo la puntualizzazione) imparziale, Voto il 12 Giugno magari potrà aiutarvi a formare un parere. E andate a votare, pistoloni, ricordandovi che dovete dire SI’ per cambiare, sono referendum abrogativi. Ammazza pure il civilista mi tocca fare… Ah avete ragione, se stiamo ad aspettare il servizio pubblico…
Astenersi significa fregarsene e lasciare che tutto vada a rotoli e chi lo sostiene non è un cittadino Italiano. Perchè perde pericolosamente tempo in un periodo in cui si percepisce la voglia di cambiare, in questo paese narcotizzato nella forza delle idee, di rinnovarsi, caduto in una pericolosa necrosi culturale e stagnazione da circa un vent’ennio. Ehi. Ogni riferimento a cose e persone è… puramente casuale…