Kinect, ridimensionato ulteriormente

A distanza di tre mesi dal lancio, Kinect perde ulteriori colpi nella sua credibilità e concept di rivoluzione sventolato a suon di elefanti e Cirque du Soleil. Dopo aver raccattato critiche non proprio clementi allo scorso E3, perso per strada Fable III al lancio (perchè non si riesce ad implementare come meccaniche nel gioco quindi non necessario, dopo aver sparlato del contrario per mesi e mesi), Kudo Tsunoda ha ammesso come la periferica sarà destinata ad una utenza casual (invero se ne erano accorti tutti tranne qualche pistola), ora non riconoscerà più i segni gestuali. Il solito Kotaku parla di come le intenzioni iniziali del device siano state ulteriormente dimensionate in termini di hardware. Se prima era fiore all’occhiello un chip completamente dedicato, ora invece sarà praticamente la console a gestire la baracca e il software, riducendo di molto le potenzialità. Questo spiegherebbe come i lavori siano decisamente ancora in uno stadio che non permette grossi miracoli e i vari difetti riscontrati. Siamo di fronte a un Eye Toy per Playstation con la differenza che costa 149 euro. In ogni caso i preordini volano (ammettiamo lo zampino della nuova versione dello scatolo), l’utenza casual lo comprerà senza discutere. Ma non parlatemi di rivoluzioni in campo videoludico.

Un commento su “Kinect, ridimensionato ulteriormente”

  1. Ma davvero si sente tutta sta necessità di avere una periferica per giocare senza periferiche? Non è meglio avere un pad fra le mani piuttosto che sbracciarsi come dannati?
    Per quanto riguarda il discorso hardware, secondo me MS ha solo rinviato la produzione di uan versione con chip proprietario e integrato, così come il supporto da parte di titoli non casual, o meglio meno casual, arriverà presto o tardi.
    Spero che non si riveli un tormentone inutile.
    Cioè… inutile sicuramente, magari non troppo tormentone.

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