Ancora un reboot?

Dopo la proverbiale caduta di palle, il video è sul tubo dopo un breve periodo di anteprima su IGN. Io francamente questo tipo di operazioni commerciali, reboot di franchise e remake boh, li lascerei proprio perdere. Parlo nel campo dell’horror. Sembra palese come nei paraggi di Hollywood di non spingere su nuove IP (proprietà intellettuali, termine videoludico ma si adatta bene anche qui) quanto di insistere nel soldo facile. Un cult come Evil Dead chiaramente lo andranno a rivedere i 30enni spaventati da piccoli (ogni riferimento a me stesso è casuale?). Dovrei consolarmi vista la presenza di Raimi nei credits per la sceneggiatura, ma a conti fatti non mi convince proprio. Insomma diciamolo a me sembra proprio una puttanata. Poi ammetto, per le nuove generazioni un film come “La Casa” oggi fa scappare dal ridere per gli effetti speciali modesti, cosa provata sul campo anni fa. Quindi vabbè, non proprio tutto da buttare via. Ooooooooooooh là. primavera 2013. attendo con (poca) ansia.

Battleship, perchè tutto va visto

Arriva il momento in cui ogni buon appassionato di cinema deve saper riposizionare i personali parametri con i quali valutare di volta in volta i film che si aggiungeranno al proprio bagaglio. Credevo che peggio delle monetine stampate sulle gomme di una macchina da formula 1 (Stallone, Driven) non ci poteva essere. Stasera mi sono ricreduto. Qualcosa che va al di là del fondo del barile, esiste. Talmente piatto con sceneggiatura colabrodo e inverosomile fuori scala. La mega cagata americana ha un poco invidiabile posto nel mio cuore. Si chiama Battleship. Anno 2012 pertanto con effetti speciali da paura, dagli stessi (Hasbro) che hanno partorito i Transformers e G.I. Joe con l’intento di rilanciare l’omonimo gioco da tavolo. Costato oltre 200 milioni di dollari è riuscito pure a guadagnarne. Capitato tra le visioni disponibili per una serata da cervello staccato. Ma molto staccato. Ogni cosa non funziona, la trama non è pervenuta, telefonatissima, ma non va certo biasimato per questo visto che è rivolto a un pubblico possibilmente giovane, quanto le miriadi di castronerie inverosimili che proprio non si possono sopportare. E gli alieni di turno fregati per una delle più grosse cazzate mai viste in un film di fantascienza. Mamma mia!

Il cigno incompleto

Con l’avvicinarsi della fine del 2012 cominciano ad arrivare parecchi titoli importanti. Se X-Com e The Mark of the Ninja potrebbero finire in pasto (più il secondo, il primo troppo grosso), ho in stack parecchio materiale. Sempre Dishonored che a singhiozzo procede, non mi sta prendendo molto, non capisco tutta sta esaltazione che leggo in giro, è semplicemente un buon prodotto. Doom 3 ok, lo rigioco solo per nostalgia dei bei tempi andati Id software (era il 2004), patch nuova per Diablo 3 e allora due colpi anche lì, Resident Evil 6 worst game of the year. Prima o poi lo appendo al muro come merita. Ma tra tutte le squisite perline che ogni tanto sbucano, questa brilla di forte interesse, magia e stupore. Sony (ok non direttamente intendo) tira fuori un’altra esclusiva atipica dopo Journey, probabilmente conscia dell’esistenza di un angolo di appassionati che vedono nella sperimentazione una buona via da intraprendere in futuro. Premierò sicuramente riservandogli un posto speciale in questa selva di uscite. 🙂

Total Recall recensione

Stavolta roba veloce come scheda… Tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, due dialoghi, tra una esplosione, un inseguimento, una sparatoria, un dialogo buttato lì, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, qualche tempo morto, una scazzottata, una sparatoria, sparatoria, sparatoria, sparatoria, ultra mega sparatoria, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, tra una esplosione, un inseguimento, una scazzottata, ci si chiede quando parte il film. Tornando seri due secondi, da una realizzazione tecnica di altissimo livello, Wiseman riadatta la storia di Dick e traccia un plausibile scenario socio-politico piuttosto inquietante e funzionale. La traversata della Terra di due mega stati agli antipodi sull’orlo di una guerra per mancanza di spazio vitale (solita guerra biologica pesissima, ma basterà una maschera antigas per sopravvivere) è certo meno accattivante di un Marte, mutanti e altro comunque vi erano le basi per qualcosa di consistente, della serie nei paraggi di un cult a ricco budget. Purtroppo in pieno stile americano e fracassone, la virata full-action oberata di esplosioni, inseguimenti, sparatorie e scazzotate (lo rimarco per bene), parecchie contraddizioni e scene fiacche come buttate tanto per giustificare la durata, provocano sbadigli. Vi sono piccoli omaggi al classico di Verhoeven però messi a fanservice, inutili. Una struttura poco interessante e mal coesa, faranno dimenticare rapidamente questo remake, sebbene non esattamente 1:1. E per certi versi era meglio se lo fosse stato: più genuino e meno sfarzoso.

L’uomo con i pugni di acciaio

Negli States il 2 Novembre. Da noi ancora non si sa niente. UFFFAAAA!!! Cast spaccatutto come si conviene in questo Kung-Fu movie: RZA, Russell Crowe, Jamie Chung, Lucy Liu, Rick June, Cung Le, David Bautista, Byron Mann e Pam Grier. Ancor “peggio” chi l’ha scritto XD ovvero RZA ed Eli Roth (Hostel per citarne qualcuno), con la buona benedizione di Tarantino.
You can’t spell kung fu without F and U! Sono nei pazzi? Abbastanza…

Riparte Dallas…

Evabbè. Stasera parte su canale 5 la nuova serie. Sinceramente il post è solo un promemoria ovvero “bene so che c’è”, non certo un invito a spararvela. E cmq da piccolo ci sono quasi cresciuto con gli Ewing (chissà come mai preferivo i Visitors e Ralph Supermaxieroe), ma quando Bobby “arruotato” da Pamela torna bello fresco non si sa perchè fuori da una doccia (cassato tutto come un incubo della stessa Pamela), non venne più seguito in casa. Amen. Pare abbiano fatto un grande lavoro stando alla critica e al successo di pubblico, tanto da aver confermato una seconda season… mah!

Deadmau5 Album Title Goes Here recensione

E’ uscito da un paio settimane il nuovo album del topo morto, dopo un periodo abbastanza prolifico fatto di singoli e varie collaborazioni. Devo ammettere che però non mi ha convinto un granchè. Il disco dopo una buona partenza anzi direi a razzo, Zimmerman non fa altro che il proprio compitino, bene come sempre. Ottima produzione, stile inconfondibile, suoni e quant’altro per far sbavare i fan dell’electro/progressive house. Però in passato era più bravo a osare e non come oggi votato alle leggi del mainstream e diciamocelo del denaro, con il minimo sforzo sindacale. In poche parole siam sempre lì. Qualche traccia la spunta (nel video qui sopra ad esempio) ma la parte finale scivola nello smarrimento e in una zona nei paraggi della noia.

Cedimenti…

La spinta nulla. Devo trovare la carica di partire, ancora una domenica piena di impegni e io non ce la faccio, troppi bagordi ieri sera, troppi martini, troppi aperitivi… non credo la colpa sia solo della polenta e cinghiale, ma deve avermi steso quel dannato amato odiato lagavulin… fatto sta che il concetto di scollegato mi si addice proprio… niente di meglio di un pò di funky prima di uscire che mi spetta pure un pranzo. E senza sboccare ovvio, sembrerò fresco come una rosa…

Giochi del momento…

E ora occhi puntati su questo… Volevo dire pad puntato su questo… Cioè mentre spezzo con Resident Evil 6 (e non sarò molto morbido quando ne parlerò) e Testament of Sherlock Holmes (avventura punta e clicca vecchio stampo finito pure su PS3) ci ho infilato Dishonored su PC. Dunque ottime premesse al di là del trailer sensazionalistico. Abbiamo un certo Viktor Antonov che è stato art director per Half Life 2 (e si vede), un approccio decisamente libero (alla Deus Ex, difatti è presente nel team il lead designer) e maree di robe che riportano gli shooter in prima persona un pò sull’onda di quei vari Thief che tanto imperversavano un paio di gen passate. In pratica pare bello, una sensazione di oooooooooh finalmente un pò come fu con Bioshock circa cinque anni fa…

The boldest measures are the safest.

Addio per i Calciatori Panini?

Calma calma. L’album che da oltre 50’anni è simbolo del collezionismo con le figurine (chi da piccolo non se ne è sparato uno o almeno ci ha provato?) non è proprio a rischio di pubblicazione, intorno a metà Dicembre. Semplicemente potrebbe non essere marcato Panini. L’Aic sta valutando proposte straniere a seguito di una intesa con la Lega e la Assocalciatori (che se ricordo bene gestisce i vari diritti di immagine). In pratica ad asta il migliore vince e la Topps è piuttosto intenzionata. E Panini non ce la farà mai. Insomma sempre e solo per una mera questione di denaro, invece di mantenere uno dei simboli e orgoglio italiani. Poi si inventano le scuse della crisi. Invece di investire nel nostro. La news completa arriva da qui.

Manca poco a Skyfall…

 

Mentre sale la mia fotta per l’uscita di Skyfall, ecco che comincia a girare timidamente la title track dello score. Non discuto le abilità canore di Adele ma onestamente dopo un inizio sbadiglio viene servito uno dei temi più anonimi della saga Bondiana, sebbene infarcito di rimandi abbastanza convenzionali. Piuttosto si slega dalle prove più trascinanti di CHRIS CORNELL e la coppia Alicia Keys and Jack White   per quanto riguarda la trilogia con il Bond di Daniel Craig.
Mah. Vogliamo fare i classici? Allora tira fuori un tema che spacca. E intendo tipo questo, che al terzo minuto ti manda a casa con un acuto quella pecora inglese di Adele, ovvero Tina Turner.
Grazie… XD

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