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Grandi traguardi?

Ufficiale. Da oggi scatta il primo mese senza paglie dopo circa… ehm… svariati anni dai. diciamo così… volete sapere come si sta e differenze varie? nessuna. c’è da dire che non sono mai stato un gran fumatore, solo nei weekend ci picchiavo duro ma per forza, amici, cene, baracca, feste eccetera ma durante la settimana era abbastanza raro sizzarne una… come ho fatto? ho detto stop. aggiungo solo che quando si è sbronzi è durissima. Occorre gvande fozza di folontà! Birkemeier docet!

Voices of a distant star

Beh quando pensavo di andare a ninna e invece avevo finito di “recuperare” questo cortissimo anime. L’opera prima di Shinkai merita il plauso per la completa realizzazione artigianale e lo sforzo profuso nel dipingere una trama incentrata sulla distanza, la difficoltà di comunicare che può spezzare un rapporto e la volontà nonostante le avversità di mantenerlo. Contrasti fortemente drammatici ma al tempo stesso carichi di poesia. Voices non dura praticamente niente, ciò ne risente per una maggior introspezione dei personaggi e background ma non lo biasimo assolutamente in quanto il messaggio è semplice e diretto, senza fronzoli. In più se animazioni e mecha design non sono all’altezza, addirittura è stato fortemente criticato per questo, vorrei rimarcare un paio di cose. Primo è stato fatto come detto praticamente in casa e non ha avuto a disposizione un team tanto che i doppiatori originali erano suoi amici, secondo lo vedo come una sorta di demo che effettivamente ha proiettato l’autore verso lidi più importanti. Infine rappresenta una sorta di assaggio per il futuro 5cm per second (che caldamente vi consiglio di recuperare), vero capolavoro e dove amplia e sviluppa tali tematiche con il giusto respiro e mezzi tecnici più adeguati.

The Last Express su Apple Store

Ci sono un paio di cazzate che potete fare nella vostra vita. La prima è avere un tablet e/o smartphone Apple. E vabbè, capita (scherzo ahahah). Secondo è avere i suddetti prodotti e non procurarsi una delle migliori avventure grafiche di tutti i tempi. Io in cima ci metto il Blade Runner della Westwood, ma ne parleremo una prossima volta. Non nego che in quel bel periodo il PC era proprio un gran giocare e soprattutto le AG, genere a cui sono legato parecchio, rullavano di brutto per qualità e quantità. Da Myst, 7th guest, Black Dahlia, Sanitarium per arrivare a Rama (mai completato quest’ultimo, credo chi lo conosce può immaginare il perchè), ne avrei a bizzeffe ma The Last Express (1997) è veramente tra le punte più alte mai prodotte, un gioco che tranquillamente tiene testa anche ai parti più recenti come i vari Dracula, Syberia, Sherlock Holmes (ne è uscito giusto uno per PS3 e 360 proprio in settimana), Black Mirror 3, non mi scordo di Gray Matter va bene, e così via. La peculiarità di questo TLE è semplice, l’avventura scorre sul treno in totale realtime, ergo se voi siete in una cabina piuttosto che in un’altra, perderete probabilmente indizi, dialoghi, oppure che qualcosa succeda mentre voi siete semplicemente a consultare il giornale nella carrozza ristorante. A ciò aggiungete uno stile molto particolare dal punto di vista delle animazioni e la cura riposta nel replicare l’originale Orient Express. Conclude una trama con i controcazzi e… oh siete ancora lì? Andate qua, accattatevelo.

Black Mesa Source Mod pubblicato!

Hey sì voi, proprio voi fighini del menga che puntualmente come tanti pecoroni comprate il copia/incolla di Call of Duty ogni anno, che sia pubblicato da Treyarch o Infinity Ward non sapete di avere tra le mani sempre la solita pappa. Ma da qualche parte quello dell’FPS ha avuto un inizio. Non mi riferisco a Wolfenstein 3D (del 1992), il primo assoluto o i vari Doom sempre targati da mamma ID Software. La svolta in termini di interazione di ambienti (ben lontano da andare a premere un pulsante per aprire una porta) ma soprattutto una trama degna delle contropalle (e fortuna della Valve), è Half Life! Oggi è possibile recuperare quella svolta in versione rimasterizzata e intendo non solo texture ma rifinite per bene le mappe e i modelli poligonali, tutto possibile grazie a un gruppo di appassionati e un progetto che va avanti dal 2004. Basterà avere il Source installato e questa mod da 3.5 giga. Gratis. Bentornato Dottor Freeman!

Torna Killer Instinct?

Alla news sono saltato sulla sedia. E pensare che i più lo davano morto un qualsiasi ritorno del brand, visti i tempi oramai cambiati dove i giochi profondi sono appannaggio di una cerchia oramai in via di estinzione. Ora come ricordo nostalgico commercialmente parlando sembra plausibile un porting in versione HD per i market digitali, il succo dell’annuncio nasconde questa possibilità. In futuro chissà, un terzo? Non illudiamoci. Dicevo morto vista la RARE di oggi, non certo quella degli anni ’90 che spaccava su Nintendo 64 (e in sala giochi). Anyway non sei un gamer serio se non sei capace di fare la combo infinita con Eyedol. PUNTO!

Bayonetta 2 esclusiva WiiU

La prima cosa passata per la mente è stato un personalissimo vaffanculo. Avevo adocchiato qualcosa nei vari feed e stream su G+, tipo IGN et simila, l’annuncio che Bayonetta 2 sarà esclusiva WiiU ma non avevo metabolizzato benissimo, tanto da dire ehi, sarà uno scherzo. Invece è successo un mezzo finimondo. Non si trova d’accordo nessuno compresi svariati WTF, OMFG (e peggio) di una community veramente delusa. Parliamo di un gioco da 2 milioni di venduto, risultato sorprendente per una IP nuova considerato soprattutto come si colloca ovvero molto atipico, i Platinum sono corsi ai ripari con una dichiarazione da mezze seghe. Minami dice l’essere una mossa per rafforzare il brand, in realtà lo affosseranno e non di poco. Per tanti motivi. Il primo la base installata imparagonabile, stando a parecchi analisti non replicherà il successo del Wii e secondo i Nintendari sono una utenza ben diversa, non proprio avvezza a una strega che sculetta, quanto Mario & Zelda. Non leggo quasi nessun giocatore di Bayonetta, imho uno dei best della gen in corso, arriverà a comprarsi un WiiU per giocarsi il seguito. Siamo seri. Così come non me lo sbatto più di tanto. Sono alte le probabilità di portarlo su old gen, se old la si può definire paragonato al nuovo balocco Nintendo a cui vanno i “complimenti” e spero con tutto il fottuto cuore sia almeno stata salata come esclusiva.

EVA recensione

Tra le ultime uscite nei paraggi vi consiglio di non perdere EVA o riservarlo per visione futura (peccato per la distribuzione che praticamente non esiste, uscito lo scorso 31 Agosto, almeno così dovrebbe essere stato in Italia), a patto di essere fan della fantascienza. Ho sempre apprezzato in questo genere un approccio verso spunti di riflessione e qui nello specifico sul rapporto uomo/macchina, le emozioni che possono avere e come replicarle. Sorretto da una solida narrazione come il passato che riaffiora e l’analisi introspettiva tra i protagonisti. Siamo tra le parti di A.I. di Spielberg, ma con un tocco fondamentalmente più raffinato e meno strappalacrime. In Spagna (dove è stato prodotto con poco più di 5 milioni di euro) ha raccolto 3 Premi Goya e il regista Kike Maíllo è stato iniziato alla settima arte da un “certo” Guillermo del Toro. Originale e geniale allo stesso tempo il sistema di costruzione della personalità dei robot, lo stile molto retrò nonostante siamo nel 2041 e la capacità di ribaltare a sorpresa le prospettive, lo elevano a piccolo gioiello. Che cosa vedi quando chiudi gli occhi?

Occhio a The Last of Us

Prossimo titolo da me atteso dopo Resident Evil 6 è TLoU. Trattasi di una inedita IP dei Naghty Dog, il team di Uncharted praticamente considerato (non da me) come tra le migliori avventure in terza persona della corrente gen, una sorta di Tomb Raider alla ennesima potenza, trama importante, gran motore grafico eccetera. Studio fiore all’occhiello e ben coccolato da Sony si dagli esordi incerti (ci mancherebbe, mica come quei cazzoni di M$ che chiudono uno studio se alla prima IP stai sotto la milionata di copie), ora arrivano con questo gioco che si impone come una di quelle esclusive sonare con i controcazzi. Precisamente action, avventura, stealth e survival. La miscela da questi 15 minuti di demo ingame, pare essere riuscita. Fine 2012.

Pure, Svezia sinonimo di qualità.

Se siete appassionati di Cinema, vi consiglio di buttare l’occhio su MUBI. In vetrina una selezione del cinema Scandinavo e sono capitato su questo, che alla fine non è male considerato il costo zero per la visione, e intendo nemmeno ci si deve registrare. Provatelo, se apprezzate un tipo di cinema moderatamente impegnato. Del resto non c’è solo Lars Von Trier da quelle parti…
Ah un mio commento? Tra Mozart e Kierkegaard si dipana la storia di questa ragazza nel tentativo di attuare una propria scalata sociale e fuggire dalla propria condizione. L’interessante prova intellettuale della regista ma soprattutto della Vikander, mantengono il film su un discreto e appagante livello. Vuallà.

Atari Arcade by Microsoft

Oddio… ODDIOOOO, OOOOOOOOOOOODDDDDDDDDIOOOOOOOOOOOOOOOO, ho un orgasmo. Si sisisisisi!!! Poter giocare ai classicozzi ATARI (Asterodis, Centipede, insomma quelli lì da 30’anni) remixati per l’occasione oggi si può. Supportano il touch e il multiplayer. Devo ammettere che avrei preferito lo stile grafico old, almeno sceglierlo, ma tutto ciò serve per far sfoggio dell’HTML 5. Ah, se non volete la pubblicità, dovete usare Internet Exploder come browser (Microsoft è partner commerciale quindi non li biasimo), altrimenti un paio di banner ve li beccate. Oppure usare un adblocker.
Portate le vostre chiappe qui.

Nuovo Table pack per Pinball Arcade

Uscito venerdì scorso il Table Pack #5 per Pinball Arcade versione Android. Contiene due tavoli a me sconosciuti (il che è tutto un dire), ovvero TAXI (Williams tanto per cambiare) del 1988 che è pure il Table of the Month, cioè gratis da giocare, e Harley Davidson 3rd Edition della Stern, anno 1999. Due buoni prodotti ma niente di eccezionale. Per Xbox e Mac disponibile il terzo pack uscito per i device mobili lo scorso Giugno, i sonari dovranno aspettare dopodomani. Ancora una mazza per eventuale porting su PC. Cheppalle.