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I minatori italiani

E’ di pochi giorni la notizia del recupero dei minatori cileni, intrappolati per circa 70 giorni in condizioni che non augurerei a nessuno. Si sono già rotti le palle dell’attenzione mediatica, in effetti è un altro paese, mica in Italia dove ogni mala occasione ti fa finire sul giornale. Immaginate…

Se i minatori cileni fossero stati italiani sarebbe andata diversamente.

“Circola in Rete: Se i 33 minatori fossero rimasti intrappolati in una miniera italiana, le cose sarebbero andate così: 1° giorno: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, Bertolaso sul posto. 2° giorno: da Bruno Vespa plastico della miniera, con Barbara Palombelli, Belen e Lele Mora. 3° giorno: prime… difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità: BERLUSCONI: colpa dei comunisti; DI PIETRO: colpa del conflitto d’interessi; BERSANI: … ma cosa … è successo? BOSSI: sono tutti terroni, lasciateli la’; CAPEZZONE: non è una tragedia è una grande opportunità ed è merito di questo governo e di questo premier; FINI: mio cognato non c’entra. 4° giorno: TOTTI: dedicherò un gol a tutti i minatori. 5° giorno IL PAPA: “faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono vicini al tiavolo!!” 6° giorno: cala l’audience, una finestra in Chi l’ha visto e da Barbara D’urso che intervista i figli dei minatori: “dimmi, ti manca papà?'” dal 7° all 30esimo giorno falliscono tutti i tentativi di Bertolaso, che viene nominato così capo mondiale della protezione civile. Dopo un mese, i minatori escono per fatti loro dalla miniera, scavando con le mani. Un anno dopo, i 33 minatori, già licenziati, vengono incriminati per danneggiamento del sito minerario. Ma è successo in Cile…. ci siamo salvati!”. Luca E.

Tratto da Beppegrillo.it

l’inutilità dell’informazione generalista

Diciamolo tranquillamente. All’indomani del caso che ha scandalizzato l’Italia per la sua brutalità, Italia piccola e morbosa invece di prendere la cosa con il giusto peso (ovvero chi se ne frega), non vede l’ora di sguazzarci e i media che giocano un ruolo di primo piano quando ci sono storie del genere, sono pronti appena possibile a cannibalizzare la notizia esasperandola, fin nei minimi particolari. Quindi Sarah Scazzi, una normalissima 15enne non solo è stata seviziata, legata, strangolata e abusata dopo averla fatta fuori, perchè non ci stava, da un pazzo fotonico malato di sessant’anni che passerà sicuramente delle brutte giornate in carcere pagando come giusto che sia (se aspettiamo la legge non vi sarà giustizia, i carcerati non sono ti tale avviso), cronaca nera inutile per quanto mi riguarda ma accetta per distogliere l’opinione pubblica dai reali problemi del paese! Tornando IT, fino all’altro ieri Federica Sciarelli era un cazzo di nessuno come giornalista. Nessuno se la cagava proprio pari e a Chi l’ha Visto ha avuto l’occasione della vita, ovvero sputtanare una notizia terribile in barba al buon senso evidenziando una certa incapacità personale nel condurre il proprio mestiere. Le è bastato un niente per andare in tilt come si evince dal video embeddato. Non è una giornalista seria e professionale. Ora mi chiedo con che cazzo di faccia tosta vai a dire a una madre, con tanto di primo piano sulla sua faccia, “ehi, hanno trovato tua figlia uccisa e buttata in un pozzo, ah è stato lo zio, però calma che non ne siamo sicuri” quando bastava un semplice mandare la pubblicità, avvisare i famigliari e chiudere il collegamento. Eh no, non in Italia, non quando hai tra le mani la possibilità di fare ascolti che nemmeno ti sogni, si comincia con lo squallido, quando il barile è già raschiato da un pezzo. Fare a pezzi la morale, la dignità, l’essere umano, sull’altare della notorietà e dei soldi. La Sciarelli non è da mettere alla gogna, semplicemente è parte del sistema, dal pubblico che letteralmente freme per queste cose a cui imputo la maggiore responsabilità, anestetizzato dal media televisivo, senza spessore culturale. E Concetta Serrano, madre della tipa, che non ha perso occasione per andare in televisione. La vedremo prossimamente su Domenica 5, statene certi.

Sconnessismi

Berlusconi il 29 settembre scorso, giorno del suo 74esimo compleanno, è sceso sotto Palazzo Grazioli per incontrare un gruppetto di fan. Decisamente sopraffatto dalla giornata per la fiducia al governo, incassata senza problemi (e chi aveva dei dubbi?) si lascia andare a dichiarazioni che ce lo confermano come personaggio decisamente scollegato dalla realtà, oramai rintontito perchè qualcosa di stupefacente deve assumerlo. Grande Don Giovanni (una ragazza al giorno, non ci dice di quanti anni però) a comico pagliaccio con una barzelletta, tristemente noto il suo repertorio, sugli ebrei.

“Un ebreo racconta a un suo familiare… Ai tempi dei campi di sterminio un nostro connazionale venne da noi e chiese alla nostra famiglia di nasconderlo, e noi lo accogliemmo. Lo mettemmo in cantina, lo abbiamo curato, però gli abbiamo fatto pagare una diaria… E quanto era, in moneta attuale? Tremila euro… Al mese? No al giorno… Ah, però… Bè, siamo ebrei, e poi ha pagato perché aveva i soldi, quindi lasciami in pace… Scusa un’ultima domanda… tu pensi che glielo dobbiamo dire che Hitler è morto e che la guerra è finita?… Carina eh?”

Si ritiene un uomo disperato, altre dichiarazioni le lascio alla vostra lettura, disperati semmai siamo noi Italiani, soprattutto quel pugno di svegli che spera in un collasso totale del sistema, un domani non tanto senza Silvio, quanto un domani senza tutta questa cloaca di classe politica che abbiamo. E forse ci meritiamo: Berlusconi non è la causa, è il prodotto finale della Casta. E se nel nostro piccolo non informiamo, non cambiamo, non ci proviamo, il nostro futuro resta in mano a dei vecchi morti che camminano, che continuano a ciucciare risorse come parassiti, distruggono, deviati nella mente, depravati nello spirito, corrotti e marci.

Via Milano dal Monopoly?

 

Hasbro dopo aver preso controllo del Monopoly anche in Italia, comincia con nuove release ad hoc per far dimenticare in fretta i vari vicoli corti e stretti e standardizzarsi con il resto del mondo. Il fu Emilio Ceretti nel lontano 1935 non potè lontanamente immaginare che il Monopoli costruito a immagine di Milano (con tanto di Parco della Vittoria) per via del diktat fascista che impediva di usare nomi inglesi, oggi nella nuova edizione ITALIA non conterrebbe tra gli spazi acquistabili proprio la città della Madunina. Chissà, gli verrebbe un colpo? Dovrei dire sconcertante, ma nemmeno più di tanto visto che il sito ufficiale non fa altro che riprendere il modello a sondaggio per far scegliere al pubblico le caselle (per la World Edition del 2008 venne fatto su scala mondiale). Questo sistema Hasbro lo ha sempre usato nei tabelloni a tema nazionale. Quindi se il pubblico ludico ed interessato non piace, c’è poco da fare, Milano è impopolare. Ma ora è scesa in campo pure la Moratti, chissà che non riesca a strappare l’ultimo posto detenuto da Cosenza con lo 0,68% delle preferenze. Milano sta al 0.23%…

Vaneggiamenti vari ed eventuali

Invito a seguire, se ci riuscite, i discorsi di questo signore che assieme ai suoi amiconi ci stanno preparando per la disfatta totale. E’ completamente disconnesso nella sua esposizione arrivando ad allacciare i contenuti in modo alquanto bizzarro, direi quasi geniale. E’ bene chiarire una cosa, prima o poi economicamente falliremo come Stato, non credete alle palle che vi dicono. Bastano i fatti reali, sempre ben nascosti all’opinione pubblica. Il nostro 2012 è veramente sul calendario e si chiama “titoli in scadenza” da rimborsare, pari a 612 miliardi di euro. Il nostro debito attualmente è oltre i 1800, a poco serve una manovra correttiva (25 miliardi) che va sempre a tagliare nel nostro futuro, giovani sempre più ignoranti, infrastrutture tecnologiche medioevali, a rimetterci sono sempre le classi sociali deboli. Mai arginare sprechi e ladri farabutti al governo. Saremo noi a dover stringere le chiappe e le stringeremo molto più che in Grecia. Se saltiamo noi, salta tutta l’Europa. Paradossalmente (e per ora) questa bomba a orologeria ci protegge ma l’Italia è una carcassa che affonda. Prepariamoci al peggio.

Continuano le grandi riforme.

 

Arrivano le riforme promesse e oggi tocca all’importantissima necessità di rendere immuni le patenti degli autisti delle auto blu, quelle usate dai politici al governo. Continua così il divario tra il ladro e il cittadino onesto, che prima o poi si incazzerà sul serio. Sempre più membri altolocati, la Casta va avanti con le grandi riforme per mettere in sesto il paese. 600 mila auto blu, per la precisione 624.330 devastante RECORD MONDIALE. Perchè? Cifre: 72 mila negli Usa (al secondo posto se non si era capito), 61 mila in Francia, 55 mila nel Regno Unito, 54 mila in Germania, 30 in Giappone, 22 mila Portogallo. Una vergogna abissale e ora arriva la presa per il culo del Parlamento made in italy: da oggi se uno vi sportella, taglia il rosso, va contromano, in breve se ne fotte del codice della strada, tranquilli. Lui può. Noi no. Sarà tutelato. Gli altri verranno inculati, come giusto che sia anche solo per il rispetto del senso civico e del vivere comune. Niente da fare, è normale che chi se ne frega della Legge, di riflesso cerca di estendere anche ai subalterni questi “privilegi”. Frateeeelliii, d’Italiaaaaaaa…

Fonte: Repubblica.it

Non contiamo più un tubo.

 

Nell’annuale classifica stilata dal TIME non c’è uno straccio di italiano nei primi 100. Poco da stupirsi per chi conosce realmente le condizioni in cui il nostro paese versa e non solo per la crisi economica per la quale nessun italiano dovrebbe dormire sonni tranquilli nel prossimo futuro (e non parlo di posto di lavoro). Siamo dei PIGS potrebbe sembrare offensivo (maiali) in realtà siamo nel pokerissimo dei big del debito pubblico europea, assieme a Portogallo, Italia, Grecia e Spagna. PIGS appunto. La Grecia è saltata in aria. Noi siamo a ridosso (al 116% debito/pil, terzi gli spagnoli con il 65%) ma non ditelo troppo in giro! Dunque perchè non c’è un cavolo di italiano tra le persone più influenti del 2010? Semplice chi ci mettiamo? Chi nel nostro paese è in grado di influenzare il pensiero, la musica, lo spettacolo nel mondo? Ecco bravi pensateci un pò. Ma un bel pò e se la risposta non arriva sapete benissimo il perchè…

Amare risate in chiusura però abbiamo un italiano tra le prime 100 persone che non contano un cazzo nel mondo: si chiama Giorgio Napolitano e fortunatamente occupa il 17° posto. Sapete con che motivazione? He makes decisions, and Silvio Berlusconi ignores them. It’s pretty funny. In realtà diciamo che è l’opposto ma va bene lo stesso. Meditate, gente…

Rivedersi Rai per una Notte.

La libertà di informare ed essere informati. L’accoglienza di pubblico è stata massiccia tanto che i server su Repubblica erano impallati, oltre 125.000 contatti contemporanei solo sul Web, evento senza precedenti. La televisione italiana del servizio detto pubblico è messa malissimo per come stanno le cose e la totalità dell’informazione passa da lì, non che fosse una novità, ma qui siamo al decimo doppio fondo del barile… Siamo praticamente dentro una bolla che va avanti oramai da tre generazioni. La cosa incredibile è che ci sono persone che non sanno nemmeno le leggi che vogliono fottere, talmente incredibile che non sembra vero. Ma lo è purtroppo, fortunatamente qualcosa si muove, qualcuno comincia ad accorgersene e a reagire.

Se volete leggere cosa è stato detto qui troverete un buon riassunto, mentre il consiglio personale è riguardarsi il programma comodamente sul proprio computer, caldamente consigliati Luttazzi, Benigni e le vignette di Vauro. Il Cavalier Silvio si astiene dal commentare perchè sarebbe troppo severo. Ha ragione, nelle intercettazioni fatte (e documentate) la voce del doppiatore non era la sua…
Ah, a corollario abbiamo la certezza che Morgan è completamente disconnesso: qualcuno lo aiuti.

Rai per una Notte.

Si potrà seguire su Internet, Radio, TV, nei locali.

A Bologna saranno presenti Giovanni Floris, Gad Lerner, Morgan, il Trio Medusa, Daniele Luttazzi, Antonello Venditti, Elio e le Storie Tese, Piovani, Filippo Rossi di Fare Futuro, Riccardo Iacona, Barbara Serra e Giulia Innocenzi. In forse i contributi di Milena Gabanelli e Sabina Guzzanti (fonte Corriere.it). E un intervento con Roberto Benigni. Insomma una grande mobilitazione contro il silenzio e la disinformazione.

Il canone della disinformazione.

Non c’è da esser molto tranquilli. Credo che con il passare del tempo qualcuno si stia cominciando ad accorgersene che qualcosa, anzi troppe cose non vanno. A partire dall’informazione. Mills non è stato ASSOLTO ma il reato è PRESCRITTO. Sono due cose diverse. Stabilito che è stato corrotto con svariate centinaia di migliaia di euro (600mila per chi non lo sapesse) versati da Fininvest a cui fa capo TU SAI CHI. Per i meccanismi della burocrazia sono passati troppi anni et voilà, tutti felici e contenti. Però resta colpevole, semplicemente non andrà in galera e con ogni probabilità il suo corruttore visto che il Governo pensa solo a smantellare la giutizia per salvare le chiappe al suo capo. Questo è un altro discorso: il TG1, a cui noi paghiamo un canone OBBLIGATORIO, non deve dire stronzate. Punto.

Mega risata del giorno.

Signore e Signori, Vita di Bordo inaugura la rubrica della mega LOLlata (Laughing out loud veramente loud) del giorno! Leggere per credere!

1: «Non credo ci siano dubbi sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non possa pretendere di restare in nessun movimento politico».
2: «Dipende da caso a caso: noi abbiamo deciso che le persone che sono sottoposte a indagini o processi in via di principio non debbano venire ricomprese nelle liste elettorali, ma anche che se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sarà l’Ufficio di presidenza a decidere caso per caso».
3: «Non c’è nessun ritorno di Tangentopoli, tutti i partiti hanno il finanziamento pubblico» e dunque si tratta di «fatti personali che rientrano nelle statistiche» che dimostrano come su 100 persone possono esserci «1, 2, 3, 4 o 5 individui che possono essere dei birbantelli o dei birbanti che approfittano della loro posizione per interesse personale».

Collericamente vostro, Silvio Berlusconi.

Quale vi fa più ridere, la uno, la due o la treè?

Fonte, Corriere.it